"COCA" COSA?....COCAINA!
Ieri ho trattato
il tema dell’alcol e degli effetti che questo ha sul nostro cervello.
Oggi, invece, voglio
parlare di cocaina. Negli ultimi tempi l’(ab)uso di cocaina sta diventando,
purtroppo, una pratica sempre più diffusa.
Ma
come agisce la cocaina nel nostro cervello?
Prima di tutto
bisogna sapere che all’interno del nostro cervello è presente un sistema di
ricompensa che si attiva in relazione ai comportamenti legati alla sopravvivenza (mangiare, relazionarsi, fare sesso...) . Il circuito della ricompensa vede coinvolte strutture cerebrali
molto profonde: il Nucleo Accumbens e l’Area Ventrale del Tegmento (AVT). Tale
circuito termina nella corteccia frontale (zona anteriore del cervello, adibita
all'attività motoria acquisita e alla pianificazione e organizzazione del
comportamento, implicata inoltre nelle capacità decisionali, nella
determinazione, nell'inibizione, nell’attenzione e nei processi emozionali).
L’uso di cocaina
determina un aumento della quantità di Dopamina rilasciata dai neuroni
dell’area del Nucleo Accumbens e della AVT. L'aumentata secrezione di Dopamina da luogo a una forte sensazione di piacere. Il cervello, ricordando questo piacere, cercherà di poter ripetere l'esperienza.
Attraverso una
varietà di meccanismi, tutte le droghe provocano un’attivazione anomala del
circuito della ricompensa, caratterizzata da un eccessivo rilascio di Dopamina
(ricordo, per chi non avesse letto il breve articolo precedente, che la
Dopamina è un neurotrasmettitore la cui secrezione viene alterata anche nel
caso di assunzione di alcol).
Quali
sono gli effetti psicologici conseguenti all’(ab)uso di cocaina?
La cocaina ha
potenti effetti euforizzanti e i soggetti possono sviluppare dipendenza anche
dopo l’utilizzo della sostanza per brevi periodi di tempo.
Inoltre, la
cocaina è una sostanza di abuso ad azione breve, ossia determina effetti
limitati nel tempo. Inizialmente produce una sensazione di benessere, fiducia
ed euforia. Successivamente si possono sviluppare rapidamente modificazioni
comportamentali anche molto gravi. A lungo termine si possono osservate
comportamenti irresponsabili, isolamento sociale, disfunzioni sessuali e può
emergere un comportamento aggressivo.
L’intossicazione
può essere associata ad eloquio digressivo, cefalea, idee di riferimento,
alterazioni uditive. Inoltre, possono verificarsi ideazione paranoide,
allucinazioni uditive e tattili (soprattutto formicolii).
Durante
l’astinenza sono molto comuni modificazioni dell’umore (depressione,
irritabilità, mancanza di interesse, labilità emotiva) e turbe dell’attenzione
e della concentrazione.
L’assunzione di
dosi basse/moderate provoca euforia, sensazione di aumentata forza fisica e ampliata
capacità mentale, ridotto senso di fatica e assenza di appetito. Alti dosaggi
possono condurre a ripetitivo bruxismo (stringere, serrare, digrignare i
denti), allucinazioni tattili, formicolii, scarsa concentrazione, insonnia,
agitazione, tremore, irritabilità e paranoia.
La cocaina, così
come tutti gli stimolanti del Sistema Nervoso Centrale, può portare a psicosi
paranoidea. Tale psicosi si può verificare in soggetti sani, psicologicamente
stabili, dopo un uso della sostanza anche di breve durata. Si manifesta con
deliri di persecuzione, idee di riferimento, labilità emotiva, allucinazioni
uditive, visive e tattili bizzarre. La persona rimane ben orientata e vigile. I
sintomi scompaiono rapidamente nel giro di qualche giorno o, al più, di qualche
settimana, ma la sospettosità e le idee di riferimento possono persistere anche
per mesi.
L'uso della
cocaina provoca una diminuzione dell'attività cerebrale, in particolar modo
nella regione dei lobi frontali. Tale riduzione dell'attività è presente ed
evidente anche dopo la sospensione dell'uso della sostanza, come documentano l'immagine
centrale (realizzata dopo 10 giorni dalla sospensione) e quella a destra
(realizzata dopo 100 giorni dalla sospensione).
In quest’ultima
immagine è possibile vedere l’aspetto di un cervello sano paragonato a quello
del cervello di un soggetto che (ab)usa di cocaina. Il danno alla struttura
cerebrale è chiaro ed evidente: l'area scura rappresenta il risultato di un infarto cerebrale.
Dott.ssa Elena
Salvetti
Psicologa
Clinica - formata in Neuropsicologia
334.1604200 salvettielena84@gmail.com
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