In uno dei precedenti articoli ho parlato dello
Stroke (più comunemente conosciuto con il nome di Ictus) e delle possibili
conseguenze neuropsicologiche che ne possono derivare.
Per Stroke si
intende una lesione cerebrovascolare causata dall’interruzione del flusso
sanguigno al cervello dovuta a ostruzione o rottura di un’arteria.
L’Ictus può essere di tipo emorragico o di tipo
ischemico.
L’ictus ischemico ha origine quando, all’interno di un’arteria
cerebrale si forma un coagulo di sangue (il trombo) che restringe il vaso
sanguigno. Questo processo può interrompere totalmente la fornitura nutritiva
nell’area cerebrale irrorata dall’arteria che si è ostruita.
L’ictus emorragico, invece, è la tipologia di Stroke che si verifica meno spesso, ma è la più grave e
potenzialmente fatale perché si genera quando un’arteria cerebrale si rompe.
Infatti questo tipo di Ictus si ha quando un vaso intracranico si rompe e il
sangue si espande nell’encefalo uccidendo i neuroni (il sangue infatti è
neurotossico).
Bisogna sapere
che la maggior parte delle persone che subiscono un ictus non muore
immediatamente. Le prime 3 ore successive all’attacco sono cruciali e se
si riesce ad intervenire entro tale tempistica si può porre rimedio all’episodio.
La cosa
fondamentale è essere in grado di riconoscere lo Stroke per tempo!
Riconoscere
se in una persona è in corso un ictus cerebrale non è facile, ma nemmeno impossibile!
Imparare a
riconoscere i sintomi di un ictus è fondamentale per intervenire precocemente
limitando le conseguenze che da esso possono derivare, tra cui coma e morte.
L’ictus si
riconosce da una debolezza improvvisa, da una paralisi o da un disturbo della
sensibilità
che colpiscono per lo più un solo lato del corpo (viso, braccio o gamba). Un
sintomo
tipico è anche la perdita improvvisa della parola, la difficoltà a pronunciare
parole o la difficoltà a comprendere ciò che viene detto. Altri sintomi possono
essere cecità (spesso da un solo occhio), sdoppiamento delle immagini,
vertigini violente con incapacità di deambulazione, forte mal di testa.
In sintesi,
i sintomi tipici dell'ictus sono:
-insorgenza
improvvisa di vertigini, con perdita di equilibrio e coordinazione dei
movimenti; -difficoltà di esprimersi con la parola o di comprensione;
-paralisi o
intorpidimento, debolezza, formicolii o paralisi di un lato del corpo;
-disturbi
della visione, cecità da un occhio, visione offuscata o visione doppia;
-violento
mal di testa.
Per
riuscire a capire se la persona ha o meno in corso un episodio di Stroke, tutti
possono mettere in atto le indicazioni del TEST FAST.
Ecco come
funziona il test Fast per riconoscere i sintomi di un ictus cerebrale:
- F
come Face = Viso
Chiedete
alla persona di sorridere o di mostrare i denti.
Se la
bocca è storta, gli angoli della bocca pendono verso il basso o un lato non si muove bene come l’altro (non
normale)
- A come Arm = Braccio
Chiedete
alla persona di tendere entrambe le braccia in avanti orizzontalmente, sollevarle
e rivolgere i pollici verso l’alto.
Se non riesce, se un arto non si muove o uno cade
(non normale).
- S
come Speech = Linguaggio
Chiedete
alla persona di pronunciare una frase semplice, ma di senso compiuto
Se strascica le parole o usa parole inappropriate
o è incapace di parlare (non normale).
- T
come Time = Tempo
Se è presente uno o più sintomi Face/Arm/Speech
chiamare immediatamente il pronto intervento, anche
nel caso in cui i disturbi si attenuassero in breve tempo!
Le perdite di tempo che precedono le cure
mediche susseguenti ad un ictus equivalgono alla morte di cellule cerebrali.
Nel
post-Ictus risulta molto importante effettuare una valutazione
neuropsicologia per:
-ottenere
un adeguato inquadramento delle funzioni cognitive così da identificare la
presenza di sindromi o deficit focali (sindrome frontale, afasia, neglect,
disturbi di memoria, disturbi di attenzione, etc);
-individuare
fattori determinanti un rischio di evoluzione verso un deterioramento cognitivo
su base vascolare;
-impostare,
se necessario, specifici programmi di riabilitazione neuropsicologica (l’ictus
danneggia il cervello e le sue funzioni, non i muscoli) e di supporto
psicologico.